I NADRE

La Valcamonica è un territorio stupendo, vicino per kilometri percorsi ma lontanissimo dalla freneticità di Brescia e Bergamo, le due città che le fanno da porta. Una volta superato il Lago d'Iseo si entra in un territorio silenzioso, abitato da grandi lavoratori attaccati alla loro terra come alla tradizione.

Parlando di vino, questa non è cosa da poco. L'influenza del "fenomeno" Franciacorta è confinante da parecchi decenni e non è stato sicuramente semplice resistere al richiamo di un modello di business che avrebbe permesso di crescere a velocità ben più spedite.

A Cerveno, precisamente in Località Muline a circa 500 mslm, nasce l'azienda agricola "I Nadre". Poco meno di 3 ettari di vigneti, recuperati dall'abbandono o reimpiantati al posto del bosco, il quale negli anni del dopoguerra aveva preso il sopravvento a causa dell'emigrazione degli abitanti della Valcamonica verso le fortune che il boom industriale prometteva.

Fabrizio, con i figli Chiara e Marco, producono principalmente metodo classico con uve Chardonnay e Pinot Nero, oltre che a fantastici rossi in cui Merlot, Barbera e Cabernet Sauvignon fanno da padrona e, ultimo in ordine di arrivo ma non di qualità, un "modernissimo classico" macerato con uve Incrocio Manzoni.

Fabrizio inizia a coltivare le viti nei primi anni 90, come divertimento, assieme ad altri 3 viticoltori di zona con cui ancora oggi c'è un grande rapporto, oltre che lavorativo, anche di amicizia, tanto che tutti i Venerdì alle 12, l'appuntamento è nella piccola baita che affianca il vigneto di Chardonnay di Fabrizio. Ognuno porta una sua bottiglia, il resto sono assaggi, parole e idee. Probabilmente questo è il vero segreto di questi vignaioli, un rapporto umano forte e l'idea di fare squadra per un obiettivo comune, quello di far conoscere la Valcamonica grazie ai suoi vini, territoriali in modo quasi estremo.

Qui si parla di viticoltura eroica, in cui pendenze e sassi rendono il lavoro durissimo, ma al contempo regalano emozioni incredibili quando poi si stappano le bottiglie de "I Nadre". L'ingrediente principale di questi vini è il tempo, per il quale non viene fatta alcun tipo di eccezione. Le bottiglie possono essere bevute solo quando sono pronte, non importa quanti anni servano per raggiungere questo obiettivo. In vigna ed in cantina, a detta dello stesso Fabrizio, il lavoro è "semplice": la natura fa tutto da sola. Nessun intervento sistemico, nessuna filtrazione o chiarifica, uso di lieviti indigeni. L'unica teconologia è il controllo di temperatura delle vasche di fermentazione.

I vini de "I Nadre" entrano di diritto nella categoria dei "Vini Belli", senza alcun dubbio. Come ogni "Vino Bello" che si rispetti, ha un solo difetto: ce n'è pochissimo! Poco più di 8000 bottiglie all'anno. Le richieste, ça va sans dire, sono estremamente più alte.

Curiosita'

Contenuto comprimibile

Anno di fondazione

#2008

Bottiglie prodotte

#8.000

Certificazioni

#N.D.

Vini della cantina

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