LEGRAND - LATOUR

Dopo poche annate dal debutto questa giovane ma storica cantina di Fleury La Rivière, cuore della Vallée de la Marne, sforna prodotti fantastici già diventati di culto e ricercati da i collezionisti di tutto il mondo.
Thibaut Legrand, nemmeno trent’anni, capelli lunghi legati a coda, tra i tunnel scavati dal padre alla ricerca dell’arca perduta, portando alla luce reperti fossili del cretaceo e del Paleocene, le ere geologiche di maggiore interesse per Fleury la Rivière e, più in generale, per la Champagne, da 95 a 20 milioni di anni fa.
Lunghissimi cunicoli, intere pareti ricoperte di conchiglie di ogni forma e misura, una disposizione come il più accurato museo geologico sotterraneo (più di 30 metri di profondità). Da sempre proprietaria di vigna la famiglia Legrand conferiva le uve alla cantina sociale del paese, per poi vendere gli Champagne così prodotti a loro marchio. Questo sino al progetto di Thibaut, lo studio, le amicizie e il confronto con giovani produttori di area naturale, Aurelien Laherte e Sebastien Mouzon e un nuovissimo progetto di “iper Territorio”; fare Champagne per fascia geologica su cui insistono le proprie vigne.
Parte agronomica in Bio, affinamento e sboccatura nelle viscere della terra, al fianco dei fossili, con un equilibrio climatico stabile durante tutto il corso dell’anno. Così le ere geologiche diventano i nomi degli Champagne.

Curiosita'

Contenuto comprimibile

Anno di fondazione

#N.D.

Bottiglie prodotte

#5.000

Certificazioni

#Nessuna

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