LES HOREES

Catharina, anima e corpo di Les Horees, all’inizio non aveva nemmeno intenzione di diventare una viticoltrice; si appassiona di vino iniziando a studiare gastronomia e lavorando nei ristoranti della sua nativa Dresda. Successivamente decide di fare uno stage da Schafer-Frohlich e poi Domaine Chevrot in Borgogna: qui ha capito che questa terra sarebbe presto diventata casa sua. Dopo aver conseguito la laurea in viticoltura, è tornata in Borgogna e ha iniziato a mettere insieme un curriculum che avrebbe fatto diventare verde d'invidia qualsiasi aspirante viticoltore. Ha lavorato presso Domaine de la Romanée-Conti, Drouhin, de Vogüé e Marchese D'Angerville. Tutti questi Domaine sono stati pionieri dell'agricoltura biodinamica e Catharina era convinta che questo fosse il modo in cui si doveva lavorare per fare davvero bene.

Il suo lavoro più recente è stato lavorare al fianco di Cecile Tremblay, un altro talento straordinario, e mentre lo faceva le è stato offerto un piccolo appezzamento di vite: così con suo marito Guilhelm decisero di iniziare il loro progetto.

L’approccio di Catharina sia in vigna che in cantina, è il più naturale possibile: rame e zolfo usati in quantità minime mentre in cantina si utilizzano solamente fermentazioni spontanee e con lieviti indigeni. I vini sono puri, vivi e vibranti. Pochissime bottiglie, già delle rarità.

Curiosita'

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