LUSENTI

L’Azienda Agricola Lusenti si trova a Vicobarone, nel comune di Ziano Piacentino, in Val Tidone. L’azienda vera e propria viene fondata negli anni Sessanta da papà Gaetano, che acquisisce nuovi terreni e impianta i vigneti. Era stato nonno Pietro ad acquistare il primo podere da destinare alla coltivazione di uva da tavola, agli albori del Novecento. Lodovica è la più giovane delle tre figlie di Gaetano e, mentre le sorelle si impegnano per altre strade, decide di prendersi cura dei vigneti. La sua passione per la vigna e il vino non è stata un colpo di fulmine, ma una riflessione maturata nel tempo e ispirata in primis dal contatto con la natura: l’idea della vitivinicoltura come processo artistico è stata l’intuizione che le ha permesso di accostarsi alle viti con l’animo di comprenderle e valutarne le reazioni, in modo da goderne l’espressione più autentica dei frutti.

Lodovica Lusenti lavora in un territorio che vanta una secolare tradizione legata al vino ed è caratterizzato dalle alture che dal torrente Tidone, ad est, si dirigono in maniera movimentata verso il poco distante confine lombardo dell’Oltrepo Pavese, ad ovest.

Le vigne si estendono oggi su una superficie di circa 20 ettari, gestite insieme al marito Giuseppe Ferri, e contano età molto diverse, comprese fra i 12 e gli 80 anni: sono composte dalle varietà autoctone e tipiche dei Colli Piacentini, come Malvasia aromatica di Candia, Ortrugo, Barbera e Croatina, cui si accompagnano gli internazionali Cabernet Sauvignon e Pinot Nero. Le altitudini variano tra i 230 e i 250 metri sul livello del mare e i suoli hanno una comune composizione di argille e limo, con evidenti striature calcaree. L’approccio agronomico è completamente convertito al sistema biologico dal 2014: il terreno è gestito con il sovescio e l’inerbimento tra i filari, mentre non si fa uso di pesticidi o fertilizzanti sintetici e l’uso di rame e zolfo come trattamento antiparassitario è sempre più contenuto.

L’Azienda Agricola Lusenti rappresenta un nodo di congiunzione che lega le produzioni della tradizione alle più moderne scelte compiute a partire dagli anni Novanta. La cultura del territorio è fondata sui classici rifermentati in bottiglia, con l’attenzione tesa al patrimonio gastronomico: Bonarda innanzitutto, realizzata anche in versione amabile, poi Ortrugo e Malvasia. I vini rossi fermi sono una introduzione degli anni Ottanta, quando papà Gaetano introduce in cantina alcune botti di legno per l’invecchiamento, completata dalla produzione di passiti e vini dolci. Le fermentazioni spontanee e i lunghi affinamenti sui lieviti esprimono tutto il carattere della materia prima uva.

Curiosita'

Contenuto comprimibile

Anno di fondazione

#N.D.

Bottiglie prodotte

#60.000

Certificazioni

#Bio

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