VINOGRADI FON

La vendemmia di esordio di Marko risale al 1993, l’anno della scomparsa del padre, che nel 1989 aveva commercializzato la prima bottiglia. L’azienda possiede 3,5 ettari vitati sparsi in sei diversi paesi, per un patrimonio viticolo estremamente parcellizzato e di età raramente inferiore ai 45 anni di vita. Le vigne, inerbite, sono condotte senza il ricorso alla chimica e occupano piccole porzioni dell’altopiano carsico strappate alla macchia indigena.

Tra le sue vigne c’è probabilmente il più piccolo cru del Vecchio Continente, il cui nome, “4 STATI”, ricorda come questo angolo del Carso, nelle scorrere della storia, sia passato sotto il dominio di Austria, Italia, Jugoslavia e Slovenia. La vigna, piantata prima della Grande Guerra, dimora nel villaggio di Gorjansko e conta 353 piante, tra cui 349 di malvasia, 2 di vitovska, 1 di glera, 1 di sauvignon.

È lavorata congiuntamente da Marko Fon e Marko Tavčar, che si spartiscono la produzione (circa 140 bottiglie a testa) dopo la vinificazione. La fermentazione si svolge in acciaio, solitamente a contatto con le proprie bucce (non nel 2019), per un periodo che può variare dai 2 ai 7 giorni a seconda del millesimo. L’affinamento del vino di Marko Fon si conclude in una damigiana di vetro.

Nei vini di Marko Fon si legge nitidamente l’anima del Carso, un territorio di confine, in bilico tra roccia e mare, tra luce e sale. Un territorio che ha la capacità di rimanere sospeso tra gli elementi costitutivi. Eredità che si ritrova nell’irrequietezza dI questi vini, costretti in uno stato di vibrazione permanente. Un urlo attenuato dall’innato senso di misura del loro interprete e di un luogo dove il tempo conserva ancora una dimensione rurale.

Curiosita'

Contenuto comprimibile

Anno di fondazione

#1993

Bottiglie prodotte

#10.000

Certificazioni

#Bio

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