SYLVAIN PATAILLE

Il papà di Sylvain non era perciò un vigneron, bensì un semplice autista di autobus con una grande passione per il vino. Grazie però alle sue doti di meccanico iniziò ad aiutare tutti i più bravi produttori di Marsannay per fabbricare strumenti all’avanguardia per il lavoro in vigna.

Sylvain crebbe perciò immerso in quel mondo e si iscrive alla scuola per viticoltori a 14 anni. Studia fino alla laurea in enologia a Bordeaux e, lavorando presso un laboratorio di analisi di Dijon, diventa ben presto consulente presso aziende storiche della Côte d’Or.

Capisce però che la sua vera volontà era quella di diventare Vigneron e nel ‘99 coltiva il suo primo ettaro di vigna. Nel 2001 siamo già a 4ha e lascia il laboratorio di analisi, nonostante non abbandonerà mai il ruolo di consulente che continua a fare per una quindicina di importanti aziende in Côte de Nuit e Côte Chalonnaise.

Attualmente gestisce ben 24ha e, a Marsannay, decentrato dalla Côte d’Or, ha potuto fin da subito sviluppare la sua idea di viticoltura, incentrata sul biologico e fortemente improntata alla valorizzazione del terroir al di là della nomea delle classificazioni.

Il grande rispetto che ha per i leiux dits di Marsannay è dimostrato dal fatto che li vinifichi separatamente; l’intento è quello di valorizzare ogni appezzamento, esaltando l’identità di ognuno. Stesso rispetto e amore che ha per l’aligoté che da sempre tratta e maneggia con la stessa cura che in Borgogna si ha per i cugini più blasonati chardonnay e pinot nero.

In cantina Sylvain lavora all’antica cercando di utilizzare meno energia possibile, elettrica in modo particolare; fermentazioni rigorosamente spontanee senza solforosa aggiunta, i rossi sono quasi esclusivamente vinificati a grappe entiere.

Tutti i vini Pataille, tranne l’aligoté classique, affinano almeno due inverni in cantina.